A partire dal 1° luglio 2019 entra in vigore l’obbligo di emissione dei nuovi scontrini telematici.
Una premessa è d’obbligo: la normativa dà adito a varie interpretazioni. Noi qui riportiamo quelle che abbiamo elaborato insieme ai nostri consulenti e ad alcuni clienti particolarmente informati sull’argomento. Inoltre la situazione è estremamente “fluida”: si continua a parlare di rinvii, emendamenti e modifiche dell’ultimo momento, il che vuol dire che quanto è valido oggi potrebbe non esserlo più domani… Ad ogni modo speriamo che quanto qui riportato – che vi preghiamo di condividere con i vostri consulenti – possa aiutarvi nella scelta della strada da intraprendere
Le possibili soluzioni da noi ipotizzate sono 3:
– Soluzione 1: dotare ogni tecnico di registratore telematico
Questa è la soluzione più “chiara” da mettere in piedi. Comporta l’acquisto per ogni tecnico di un registratore telematico portatile con cui registrare ed inviare tutti gli scontrini telematici. A fronte di un costo per l’acquisto hardware (che può diventare importante, soprattutto per i centri con una squadra di tecnici numerosa), non c’è di contro nessun intervento da fare a livello di software (almeno per la parte di Clima). Non ci sono particolari problemi di tempistiche, in quanto l’invio degli scontrini avviene in tempo reale con la registrazione dell’incasso presso il cliente. Potrebbero sorgere complicazioni in caso di interventi effettuati in zone con problemi di copertura telefonica.
– Soluzione 2: dotare il CAT di un registratore telematico “accentratore”
Con questa ipotesi, il CAT si dota in ufficio di un unico registratore telematico abilitato a ricevere da un sistema esterno (Clima) il flusso dei dati (corrispettivi) per poi trasmetterlo all’Agenzia delle Entrate. I tecnici non vengono equipaggiati con alcun device aggiuntivo. Per chi dispone della soluzione Mobile, si può predisporre una stampa personalizzata di uno scontrino “di cortesia”. A fine giornata Clima trasferisce al registratore le informazioni sugli incassi relativi agli interventi registrati. Chiaramente è necessario che gli interventi vengano prontamente registrati in Clima, come avviene ad esempio nel caso di soluzione mobile (ClimaMobile, ClimaNET o ClimaTAB), con la quale il tecnico invia alla sede, al termine di ogni intervento, i dati dell’intervento stesso. In questo modo siamo certi che, a fine giornata, Clima disponga di tutte le informazioni sui corrispettivi da trasmettere al registratore.
Così facendo il costo hardware si riduce all’acquisto del registratore di cassa d’ufficio, e poi si rende necessaria una personalizzazione software per attivare la comunicazione dei dati da Clima al registratore in ufficio (e l’eventuale stampa di scontrino “di cortesia” da mobile). Possono esserci problematiche sulla tempistica in caso di tecnici non dotati di applicativo (chiaramente Clima non può trasferire entro sera, al registratore, i dati di interventi che non siano stati registrati).
NOTA: l’esistenza sul mercato di registratori con le caratteristiche suddette ci è stata segnalata da vari clienti, ma a dire il vero sino ad oggi abbiamo avuto difficoltà ad indentificarli con esattezza. Vi consigliamo, qualora siate interessati a questa soluzione, di confrontarvi con i vostri fornitori e di farci avere un riferimento tecnico per verificare, prima dell’eventuale acquisto, la compatibilità con il software Clima. Per quanto ci riguarda, sarà nostra premura comunicarvi immediatamente i modelli specifici di registratori che verificheremo compatibili con la soluzione.
– Soluzione 3: emettere fattura ad ogni intervento, evitando la registrazione (ed il conseguente invio) di scontrini telematici
In quest’ultima soluzione ad ogni singolo intervento su un consumatore finale il tecnico emette, in alternativa allo scontrino telematico, una fattura cartacea “di cortesia”, specificando che è una copia non valida ai fini fiscali a cui farà seguito una fattura elettronica reperibile nel cassetto fiscale del destinatario. La copia della fattura può essere redatta a mano dal tecnico oppure, se dotato di applicativo mobile, prodotta dalla stampante. In Clima, l’intervento verrà registrato (manualmente o da importazione automatica da mobile) riportatoil numero della fattura di cortesia, numero che verrà poi riferito nell’emissione della fattura elettronica.
L’emissione della fattura elettronica seguirà lo stesso flusso già in essere: generazione da Clima del file XML, trasmissione a programmi terzi dei dati, ecc. Nel caso in cui i dati di fatturazione prevedano una trasmissione con applicativi terzi, potrebbe rendersi necessaria una modifica al tracciato (con relativa personalizzazione).
A seconda delle esigenze, si possono impostare Clima e gli eventuali applicativi mobile per gestire un registro di fatturazione unico o più registri (tanti quanti sono i tecnici).
Questa ipotesi non comporta grossi problemi nelle tempistiche, in quanto la fatturazione elettronica può essere emessa successivamente all’intervento. A livello di costi non è necessario acquistare alcun dispositivo. Per il software c’è un costo per la realizzazione della stampa della fattura di cortesia (in caso di stampa da mobile) e per l’intervento di un nostro tecnico per la configurazione dei software. Comporta evidentemente un aumento del numero fatture emessere, quindi ci possono essere aggravi di costi negli eventuali abbonamenti stipulati per la gestione e l’invio delle fatture elettroniche al gestore SDI.
Per qualsiasi ulteriore chiarimento potete contattarci inviando una mail a commerciale@eskimo.it.